Il dating online funziona ancora? Molti ritengono che le app per conoscere persone nuove stiano vivendo un momento di crisi. Ma è davvero così? O meglio, quanto un possibile atteggiamento autosabotante da parte nostra ci ha portato a definire inutili queste app? Se è vero che Tinder&Co possono aver tolto un po’ di magia agli incontri casuali, è altrettanto vero però che ognuno può aver adottato, anche involontariamente, una serie di comportamenti che non hanno giocato a proprio favore.
Dating online, la difficoltà di uscire dalla propria comfort zone
Siamo onesti, mettersi in gioco nelle app di incontri non è facile. Vuole dire uscire dalla propria comfort zone, conoscere l’altra persona dandole una vera chance, uscire e vedere quello che succede. Senza però avere troppe aspettative, pena la nostra delusione e la fuga dell’altra persona. Insomma, è complesso. A ciò si aggiunge che, se si è anime romantiche e sognatrici, conoscere una persona online non è proprio l’incontro più romantico. Senza contare la personale predisposizione mentale: se già al primo incontro non si ha voglia di andare, magari si è appena usciti da una relazione, o l’altra persona non convince e si pensa che sarà una perdita di tempo, tutto questo ce lo si leggerà in faccia.
Insomma, nell’uso delle app di incontri c’è anche una buona percentuale di comportamenti autosabotanti che ognuno tiene. Ovvero, può capitare che siamo noi stessi i primi ad autosabotarci nei confronti dell’altra persona. In particolare con alcuni atteggiamenti precisi.
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1. Le app di dating online non sono tutto, avere una propria vita è fondamentale
Partiamo da un presupposto fondamentale: essere iscritti a un’app di dating online può essere utile ma non è fondamentale. Quello che è importante è concentrarsi sulla propria vita e su quello che già si ha: «In una società dove, soprattutto nelle grandi città, la sensazione di sentirsi soli sembra aver toccato i massimi storici, e dove sembra esserci un disperato bisogno di connessione ma poi si fatica a guardarsi negli occhi, non punterei tutto sul dating online ma coltiverei anche le relazioni offline, dando valore al tempo con gli amici, i famigliari e gli animali domestici, nel caso in cui si conviva, per esempio, con un cane o con un gatto. In fondo, anche se spesso lo dimentichiamo, l’amore è molto più vasto nelle sue forme di quello solo sentimentale» spiega Carolina Traverso, psicologa, psicoterapeuta ed esperta in relazioni di coppia.
Per ampliare quindi le proprie conoscenze, e magari la possibilità di conoscere qualcuno, esistono anche passatempi, come il famoso corso di ballo, quello di fotografia o teatro, il gruppo della corsa. Oppure, come è sempre accaduto, si può conoscere qualcuno anche a casa di amici in comune. Insomma, le alternative alle app di dating esistono ancora e, soprattutto, a prescindere la vita “vera” dev’essere comunque coltivata.
2. Avere il giusto atteggiamento nelle app di dating online
Avere quindi una vita ricca di passioni e di relazioni è fondamentale in questi casi perché «aiuta ad arrivare su un app di dating con l’atteggiamento giusto, di chi si concede una chance di conoscenza in più, senza l’affanno di chi deve trovare una storia sentimentale a tutti i costi, che porta troppo spesso a scegliere persone sbagliate». In altre parole, ci fa avere la giusta dose di sicurezza in noi stessi e di autostima per cui non si iniziano necessariamente relazioni sbagliate per paura di stare da soli.
3. Essere onesti sul proprio profilo
Quante volte si ha avuto la tendenza a mostrarsi per quello che non si è, magari con foto troppo modificate oppure con atteggiamenti che non corrispondono alla nostra personalità? Questo è uno degli atteggiamenti più autosabotanti. Partendo dalla foto: «Su una app di dating, il profilo è un po’ come un biglietto da visita. La sfida, sta nel mantenere un equilibrio tra la cura editoriale e la sincerità. Sì a foto in cui siamo venuti bene e che rappresentano il nostro mondo, per esempio quella di noi con il nostro cane o una foto in viaggio o sugli sci. No a foto filtrate, che rischiano di renderci poi irriconoscibili al primo appuntamento» spiega l’esperta. E, se si vuole aggiungere una bio, che magari abbia un tocco di ironica, così da offrire un ottimo spunto per una prima chiacchiera online.
4. Pazienza e sense of humour, sempre
«Munirsi di tanta pazienza e sense of humour: l’online sveste alcune persone delle buone maniere che sempre dovremmo indossare. Appena ci rendiamo conto di avere a che fare con una persona villana o aggressiva, conviene prenderne atto e andare oltre, senza generalizzare. Non tutte le persone iscritte a una app di dating, per fortuna, hanno queste caratteristiche».
5. Sapere sempre cosa si vuole e mai idealizzare
Iscriversi a un’app vuol dire anche avere ben chiaro cosa si cerca in amore. Una relazione seria o del semplice sesso? Ma vuole dire anche aver ben chiaro e accettare quello che l’altra persona vuole: se per esempio, è alla ricerca di una semplice avventura ma noi no, è inutile continuare nella conoscenza perché gli obiettivi sono differenti e si rischierebbe di soffrire e basta. A questo proposito, attenzione quindi a non idealizzare troppo: è facilissimo infatti iniziare a fantasticare dopo soltanto due battute. Calma.
6. Mai avere troppa fretta di “scartare” le persone
Non avere però neanche troppa fretta nello “scartare” le persone. È vero che a volte l’impressione può essere quella di sfogliare un catalogo, ma è anche vero che non è proprio così, anzi. E se al primo appuntamento non è scattata subito la scintilla ma «la conversazione è davvero piacevole e la persona che abbiamo di fronte sembra condividere con noi molti valori, forse conviene darle una seconda chance anche se il colpo di fulmine non è scattato» spiega l’esperta.
7. Si è state ghostate? È un peccato, però non facciamone una tragedia
«Il ghosting non va ingigantito. Se una persona smette di chattare e sparisce senza dare spiegazioni, per quanto possa essere una piccola ferita, bisognerebbe ricordarsi che, in fondo, non sapevamo nulla di lei e struggersi troppo, dunque, non vale la pena» spiega Traverso.
E, proprio per questo motivo, per non ghostare a nostra volta «se non siamo più interessati a rivedere una persona che, però, ci fa capire chiaramente il contrario, invece che sparire nel nulla prenderei la strada del coraggio e della gentilezza. Mandare un messaggio in cui, pur comunicando il desiderio di non proseguire la conoscenza, si valorizza la persona e il tempo passato insieme, non è solo una semplice cortesia, ma il segno che si riconosce l’altro come un essere umano che ha dei sentimenti, esattamente come noi» conclude l’esperta.
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