Da giugno a settembre è il momento ideale per la malva. Vera pianta passe-partout, calma, cura, allevia ed è indicata tanto per i bimbi quanto per le persone anziane. Fresca e dolce senza essere stucchevole, questa pianta è protagonista soprattutto di tisane, oltre a poter essere usata anche all’interno di ricette prelibate, e nella medicina tradizionale cinese è una delle piante più energizzanti.
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Malva, le proprietà di una pianta curativa molto gentile
Se è vero che la malva ha delle leggerissime proprietà lassative, è altrettanto vero che questa pianta è considerata un vero passe-partout per quanto si prende cura di tantissime problematiche a qualsiasi età. Non a caso è considerata una pianta “gentile”: «La malva è una di quelle presenze silenziose che però, se impari ad ascoltarle, fanno la differenza. Spunta ai margini dei sentieri, nei giardini incolti o agli angoli delle strade. E in fondo è proprio il suo stile: si offre senza invadere, ammorbidisce, accompagna. È una pianta che si presta per un utilizzo comune, sia nella pratica erboristica che nella vita quotidiana. E più la conosci, più ti accorgi che sa fare molto, anche se lo fa con delicatezza» spiega Francesca Maffeo, naturopata.
E in effetti la malva è una pianta dalle moltissime proprietà. L’estrazione della sostanza avviene dalle mucillagini presenti sia nei fiori che nelle foglie e, visto il suo modo di agire, è anche definita pianta “mediatrice”, «infatti non agisce bloccando ma modulando e riportando l’equilibrio quando è necessario. Per questo motivo è molto adatta alle persone considerate ipersensibili, cioè a quelle che somatizzano troppo, ma anche ai bimbi e agli anziani».
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Quali sono le proprietà di questa pianta? «È molto adatta per esempio nei casi di tosse secca o mal di gola, ma anche per esempio nei casi di gastrite o intestino irritabile. Se è presente cistite o piccoli bruciori e, infine, è adatta per la pelle arrossata, screpolata o sensibile in genere» spiega la naturopata.
La malva nella Medicina Tradizionale Cinese
Non solo, ma questa pianta è protagonista anche nella medicina tradizionale cinese dov’è utilizzata soprattutto nella sua variante Malva verticillata, detta Dong Kui Zi, per le sue proprietà energetiche. Dal sapore dolcino e leggermente ispido, in questo caso è molto utile per l’intestino crasso, la vescica e le reni.
«Per esempio, è molto utile per drenare il calore e umidificare l’intestino, così come in caso di stitichezza da secchezza, soprattutto se accompagnata da feci dure, sete, e segni di calore. Inoltre, favorisce la diuresi e libera il passaggio dell’urina: non a caso è indicata nei casi di ritenzione urinaria lieve, bruciori, cistiti da calore-umidità. Calma le infiammazioni legate a una disarmonia tra cuore e intestino e sostiene i liquidi Yin senza essere troppo fredda: indicata in soggetti delicati, anziani o in periodi di recupero».
Simbologia dietro la malva
Pianta davvero affascinante, dietro a essa esiste anche una particolare simbologia. La malva infatti subisce le influenze della Luna, ha un’energia femminile che la rende fresca, dalle proprietà nutriente e protettive; inoltre è associata a Venere, quindi cura ma in maniera dolce e agisce calmando e sciogliendo le tensioni. È una pianta che aiuta a portare equilibrio, quando è presente della tensione nel corpo.
Come si usa la malva?
«L’uso più classico è un bel infuso serale: fiori di malva e di tiglio sono una vera e propria coccola per lo stomaco e i nervi, aiutano il riposo e rilassano; inoltre il solo infuso di malva è ideale anche per fare dei lavaggi oculari quando gli occhi sono irritati o stanchi. Basta immergere un batuffolo di cotone nell’infuso tiepido e poi appoggiarlo sull’occhio. I mucillagini possono essere anche macerati a freddo, ideali per lenire l’intestino mentre le foglie fresche sono adatte per attenuare irritazioni e fastidi da punture» conclude la naturopata.
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