Le donne non sanno più accettare i complimenti? Sembra un’osservazione banale, in realtà in alcuni casi più che una domanda dovrebbe essere un dato di fatto. Sono infatti molte le persone che stentano ad accettare un complimento, rispondendo anche con un semplice “Grazie!”. E i motivi sono di differente natura: c’entra sicuramente l’autostima e l’educazione che si è avuta ma non solo; molto dipende dalla società in cui si vive ma anche da specifiche aree del cervello.
Donne e complimenti, la presa di coscienza che oggi si accettano difficilmente
Più che un dubbio è ormai un dato di fatto: sono sempre di più le donne che faticano ad accettare un complimento. E questo dato emerge a tutti i livelli: basta fare un mini sondaggio tra le proprie amiche per rendersi conto del fenomeno. Se va bene, davanti a un complimento le donne rispondono con un imbarazzato “Grazie!”, altrimenti si limitano a un sorriso tirato e a una serie di dubbi mentali sul perché si sia ricevuto un complimento. Fino ad arrivare a risposte brusche. La cosa che dà da pensare è che anche se i complimenti sono fatti tra donne e sono del tutto inoffensivi, si alza comunque una barriera di sicurezza. Come mai?
«La nostra capacità di accettare e gestire i complimenti è cambiata nel tempo e oggi sembra essere peggiorata, visto che sono molte le donne oggi che faticano ad accettarli, presumibilmente a causa di diversi fattori tra cui insicurezze personali, pressioni sociali e cambiamenti culturali».
L’autostima dietro al non saper gestire i complimenti
La prima responsabile è sicuramente l’autostima: uno scarso livello fa mettere in dubbio la sincerità dei complimenti perché molto spesso non si riesce a vedere ciò che gli altri vedono e per il quale si complimentano. «Questo fenomeno è supportato dalla teoria dell’auto-consistenza, secondo la quale gli individui cercano di mantenere una visione coerente di se stessi, di conseguenza, se un complimento contrasta con questa visione, può essere rifiutato o minimizzato, ad esempio, se una donna crede fermamente di non essere attraente e riceve un complimento sul suo aspetto, potrebbe immediatamente dubitare della sincerità di chi glielo ha fatto, reazione che nasce dal bisogno di mantenere un equilibrio interno, evitando di accettare informazioni che sembrano contraddire la propria autopercezione» spiega la dott.ssa Camilla Persico, psicologa di MioDottore.
Il risultato? Il complimento è ritenuto una forma di cortesia, o peggio di bugia, ma mai considerato in quanto tale. A ciò si aggiunge la modestia che le donne da sempre devono avere.
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A causa della modestia, i complimenti non si possono accettare
Per secoli, e in alcune società e famiglie è ancora così, alla donna è sempre stato insegnato che non deve essere troppo sicura di sé, che deve minimizzare i suoi successi, anzi se li ottiene è “normale”, che bisogna procedere a “testa bassa” senza mai “montarsi la testa”, che bisogna essere umili e riservate, considerate due grandi virtù femminili.
A cosa ha portato tutto ciò? A donne dalla scarsa autostima, a non saper accettare un complimento per non apparire arroganti se non addirittura superbe: «In molte culture si penalizza l’autocelebrazione femminile, le donne sono cresciute con l’idea che essere umili e riservate sia una virtù, ovvero una internalizzazione della modestia che può rendere difficile accettare apertamente un complimento senza sentirsi in colpa o a disagio. La paura del giudizio sociale, può essere così forte da spingerla a minimizzare i complimenti, riducendone l’impatto positivo».
Un’autocoscienza “scomoda”
Dietro all’imbarazzo di non sapere gestire un complimento, c’è anche l’autocoscienza cioè un’acuta consapevolezza di se stessi che in questi casi risulta scomoda da gestire: «Quando si riceve un complimento, si viene posti al centro dell’attenzione, il che può far emergere sentimenti di vulnerabilità e disagio, dato che essere al centro dell’attenzione può essere particolarmente difficile per chi non è abituata o a suo agio con l’idea di essere osservata e valutata. L’autocoscienza può indurre a un’introspezione critica, dove la donna si sente esposta e analizzata, dunque in uno stato di vulnerabilità che può scatenare una risposta di difesa, portando a rifiutare o sminuire il complimento come meccanismo di protezione. L’attenzione focalizzata su sé stessi può ricordare alle donne le loro insicurezze e difetti percepiti, accentuando il disagio nel ricevere apprezzamenti».
Mancanza di fiducia verso gli altri
A ciò si aggiunge anche una scarsa fiducia verso gli altri, con il sospetto delle reali intenzioni dietro a un complimento che viene vissuto come un tentativo di manipolazione. Questo tipo di atteggiamento è il frutto di possibili esperienze passate negative ma anche a fattori socio-culturali che si stanno diffondendo. I continui episodi di cronaca nera, tra molestie e aggressione, porta molte donne ad alzare una barriera difensiva proprio perché si ritengono che i complimenti siano il preludio a comportamenti indesiderati.
«Inoltre, la pressione sociale e mediatica per raggiungere standard di bellezza irrealistici fa sì che le donne si sentano costantemente giudicate e insicure, infatti l’esposizione continua a ideali di bellezza inarrivabili rende difficile accettare i complimenti senza sospetto o imbarazzo. Le donne possono sentirsi costantemente sotto osservazione, valutate non solo per il loro aspetto, ma anche per la loro reazione ai complimenti, generando una tensione che compromette la loro capacità di accettarli serenamente. La crescente consapevolezza delle molestie e degli abusi di potere ha reso molte donne più prudenti, così complimenti che in un altro contesto potrebbero sembrare innocui possono essere visti con sospetto se provengono da persone in posizioni di potere o da estranei. Questa prudenza è una forma di autodifesa, un modo per proteggersi da potenziali situazioni di disagio o pericolo».
Il fattore naturale
Infine, c’è anche un fattore naturale, cioè la particolare struttura del cervello. Infatti alcuni studi di neuroimaging hanno evidenziato che, quando si ricevono dei complimenti, si attiva il sistema di ricompensa, in particolare il nucleus accumbens ovvero una regione associata al piacere e alla motivazione: «Ma questa risposta positiva può essere mitigata da attivazioni concomitanti in aree legate all’ansia e all’autocritica, come la corteccia prefrontale. Inoltre l’ossitocina, spesso chiamata “ormone dell’amore”, gioca un ruolo significativo nelle interazioni sociali, promuovendo la fiducia e il legame sociale, tuttavia, se i livelli di ossitocina sono bassi o se una persona ha difficoltà a fidarsi degli altri, l’effetto positivo dei complimenti può essere ridotto, potendo dunque spiegare perché alcune donne trovano difficile accettare i complimenti, specialmente se hanno esperienze passate di tradimento o inganno».
Come migliora l’accettazione ai complimenti?
Come comportarsi quindi? Prima di tutto lavorando sulla propria autostima, sulle interazione con gli altri e sulla fiducia che diamo loro. In altre parole, iniziare a valorizzare l’autenticità di alcuni rapporti e dei riconoscimenti sinceri, così da accettare con maggiore facilità qualsiasi complimento. E che porta a una maggiore consapevolezza di se stesse e di comprensione di sé.
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