La stagione autunnale è il momento ideale per inserire nella skincare routine una crema viso antimacchia: sulla pelle con discromie post estive o fisiologiche, aiuta ad attenuare sia le macchie solari che quelle senili, a seconda delle esigenze. Un solo avvertimento: è meglio evitare di sovrapporle ad altri prodotti. Guida a come usarle.
Crema viso antimacchia, quando e come
Se in viso si presentano le prime macchie, solari o di senilità, le creme “classiche” creme idratanti o anti-age possono non essere più sufficienti. È in questo caso che entrano in gioco quelle antimacchie, più specifiche e mirate.
«Le formulazioni classiche sono umettanti ed emollienti e hanno l’obiettivo di mantenere o ripristinare la barriera cutanea. Le creme viso antimacchia contengono invece principi attivi che servono a schiarire le macchie e contestualmente a prevenire la comparsa di nuove» spiega la dottoressa Sonia Torti, specialista in dermatologia e venereologia a IRCCS Maugeri Pavia.
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«Le creme classiche idratanti contengono tendenzialmente glicerina, acido ialuronico, collagene e in qualche caso il fattore di protezione solitamente non elevato», prosegue l’esperta. «Le formule antimacchia o depigmentanti concentrano invece acido glicolico o mandelico, dall’azione esfoliante, e principi attivi schiarenti come i retinoidi, oltre a niacinamide dall’azione antinfiammatoria, condizione che promuove l’iperpigmentazione, e il fattore di protezione solare».
Quando iniziare a usarle: istruzioni per l’uso
Rispetto a quelle idratanti, le creme viso antimacchie sono utili per trattare diverse tipologie di macchie, sia quelle di natura solare sia quelle senili perché hanno una genesi comune. Proprio per la loro funzione depigmentante, è sconsigliato utilizzare questa topologia di creme in estate, mentre sono adatte per il resto dell’anno, soprattutto durante l’inverno.
Non si applicano sulle pelli molto giovani: «Direi che non devono essere usate mai prima dei 20 anni. In linea di massima la comparsa delle macchioline sulla cute può avvenire intorno ai 40-50 anni ma in qualche caso anche prima, sia per fattore genetico, sia per scorretta esposizione solare, sia per assunzione di ormoni o di una gravidanza, fattori che possono indurre sbalzi di melanina nella pelle».
Seguire le indicazioni del dermatologo
Tutte le creme antimacchia sono uguali? Non esattamente. Come spiega l’esperta, le più efficaci sono quelle prescritte dal dermatologo perché hanno una concentrazione di attivi più alta.
«Sono prescritte in sede di visita e analisi delle eventuali lesioni cutanee, anche attraverso l’impiego di dermatoscopia, se necessario, e acquistabili in farmacia. Quelle che si trovano abitualmente nella grande distribuzione offrono concentrazioni meno elevate e per contro non hanno grosse controindicazioni» prosegue l’esperta.
D’obbligo l’avvertimento di «evitare di sovrapporre troppi prodotti: oggi si parla molto di stratificazione nella skincare, ma eccedere nell’impiego di prodotti può determinare un o stato infiammatorio peggiorativo sulle discromie. Farsi consigliare la skincare depigmentante migliore in sede di visita».
Alternative alle crema vido antimacchia
Le creme sono le alleate più blande per combattere le macchie del viso. Per un’azione più decisa, ci sono i peeling e il laser, che possono essere scelti in combinazione con trattamenti topici.
«I laser impiegati a questo scoppo sono i cosiddetti “Q-Switched” che frammentano il pigmento di melanina, il quale viene poi riassorbito. A seconda dell’entità della macchia e della risposta soggettiva della pelle al trattamento, possono volerci una o più sedute. Unica avvertenza:programmare le sedute nei mesi invernali, per evitare l’esposizione al sole».
In alternativa ci sono i peeling, formulazioni per uso topico a base di acidi glicolico e mandelico, che svolgono una esfoliazione profonda. Eliminando lo strato più superficiale della pelle, la macchia tende a schiarire, soprattutto se superficiale.
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