Quantcast
Channel: Eleonora Gionchi – iO Donna
Viewing all articles
Browse latest Browse all 431

Gelato artigianale, industriale o home made: istruzioni per l’uso

$
0
0

Gelato, sì o no? Mero peccato di gola oppure anche fonte di nutrienti, oltre che di felicità? Benché non sia ancora proprio stagione di gelato, sono in molti ad amarlo anche in inverno e a mangiarlo a pranzo sostituendo il classico pasto. Ma dal punto di vista nutrizionale e calorico, cono o coppetta sono adatti? E quale è meglio scegliere, artigianale, confezionato o fatto in casa? Insomma, i dubbi attorno a uno dei dolci più gioiosi sono molti.

Gelato, artigianale, industriale o home made: le differenze

Prima di tutto, quando si decide di pasteggiare con il gelato, quale è meglio scegliere? «Le differenze principali tra gelato artigianale, industriale e fatto in casa riguardano ingredienti, metodi di produzione, consistenza e gusto. Quello artigianale è fatto con ingredienti freschi, naturali e senza l’uso di additivi artificiali, conservanti o coloranti. Si utilizzano latte fresco, panna, zucchero e frutta di stagione. Il gelato artigianale tende ad avere un gusto più intenso e naturale grazie agli ingredienti freschi e alla produzione su piccola scala. La sua freschezza lo rende più saporito e con una consistenza più cremosa e meno “ghiacciata” rispetto al gelato industriale» spiega la dottoressa Eleonora Zanzarri, nutrizionista di MioDottore che prosegue «Il gelato industriale utilizza spesso ingredienti meno freschi, inclusi aromi artificiali, coloranti, stabilizzanti, emulsionanti e conservanti. Le materie prime possono includere latte in polvere, oli vegetali (al posto della panna), zuccheri e polveri per velocizzare il processo di produzione. L’uso di conservanti, stabilizzanti e additivi consente di prolungare la durata del prodotto e mantenerne la consistenza e la qualità anche dopo essere stato conservato a lungo. La qualità può variare significativamente da marca a marca, ma generalmente tende a essere meno ricca e meno cremosa rispetto al gelato artigianale».

E poi c’è il gelato casalingo, quello fatto in casa. Come spiega l’esperta è sicuramente un’ottima scelta perché realizzato con ingredienti freschi e naturali, senza conservanti. Non solo, ma è anche più “godurioso” perché può essere preparato come più piace e seguendo le proprie esigenze, a livello di gusti ma anche di apporto nutrizionale.

Getty Images

Il potere nutriente del gelato

Si sa che un’altra grande differenza si basa anche sui gusti scelti. Se le creme sono le preferite da molti, in realtà i frutti sono quelli che dovrebbero essere maggiormente consumati, soprattutto per una questione di dieta a calorie. La via di mezzo? Il gelato allo yogurt: «Contiene un maggior apporto di proteine e grassi e per questo risulta più calorico rispetto a quello alla frutta, ma anche qui bisogna fare attenzione agli zuccheri aggiunti. Si aggira generalmente intorno alle 140-160 calorie per 100 grammi, ma alcune varianti con meno zucchero possono essere anche più leggere».

Se invece si parla di gusti cremosi, «questi sono i più calorici perché tendenzialmente contengono panna, latte e spesso uova, che aumentano il contenuto di grassi e zuccheri. Può arrivare a 200-250 calorie per 100 grammi, soprattutto nelle versioni più ricche». In generale quindi i gusti alla frutta sono quelli meno calorici perché contengono un’alta percentuale di acqua, zucchero e polpa della frutta e solo in rari casi anche latticini. Un accorgimento però: «C’è un apporto minore di grassi e proteine rispetto alle altre varianti, ma il contenuto calorico può variare in base alla quantità di zucchero aggiunto. Può avere circa 100-150 calorie per 100 grammi, a seconda degli ingredienti».

E dal punto di vista nutrizionale, quindi? «Il gelato alla frutta è generalmente ricco di carboidrati, derivanti dagli zuccheri naturali della frutta ma anche dagli zuccheri aggiunti. Al contrario, possiede un contenuto di grassi e proteine relativamente basso, che può variare in base all’utilizzo di latticini nel suo processo di produzione. Apporta una buona dose di vitamine e minerali se realizzato con frutta fresca e di stagione. Una porzione di gelato alla frutta è generalmente di circa 150g, l’equivalente di una coppetta classica. Può essere consumato come snack o come dessert, con un apporto calorico che varia tra le 150 e le 200 calorie per porzione. Le varianti cremose risulta ricco di zuccheri aggiunti e di grassi, grazie alla presenza di latte e uova, per questo motivo contiene un apporto maggiore di proteine rispetto al gelato alla frutta. Una porzione di gelato a base di crema è circa 100-150g. Il contenuto calorico per porzione può variare tra le 200 e le 350 calorie, a seconda del tipo e della quantità di grassi e zuccheri».

Senza poi contare quello a base di panna che è ricco di grassi, circa 15-20gr per 100gr, molti dei quali saturi, e di zuccheri, con una media di 20-30 g di carboidrati per 100 g. A livello proteico contiene circa 2-4 g di proteine per 100 g, come gli altri gelati a base di latte. La porzione consigliata è di circa 100-150 g e ha un apporto calorico di circa 200-350 calorie, a seconda degli ingredienti e della preparazione.

I gusti da scegliere a pranzo

Per tutte queste caratteristiche, se si decide di pranzare con un gelato è meglio scegliere una vita di mezzo, ovvero uno yogurt, in particolare se greco o altre tipologie ricche di proteine, con la frutta. È infatti una variante più leggera rispetto alle creme, ma più nutriente rispetto ai gusti alla frutta e quindi soddisfacente.

Se invece i gusti alla frutta sono i preferiti è meglio scegliere «fragola, banana, melone o frutti di bosco per un miglior apporto di vitamine e minerali, assicurandosi però di assumere anche una fonte proteica, così da poter rendere più bilanciato il tuo pasto. Per questo consiglio è di assumere il gelato alla frutta, possibilmente senza zuccheri aggiunti, come merenda sana e rinfrescante».

A pranzo gelato. E per gli altri pasti?

Fondamentale è mantenere un equilibrio nutrizionale durante la giornata così da non avere carenze. Per esempio, se a pranzo c’è il gelato a colazione è meglio sceglierne una proteica quindi con «yogurt greco, dell’albume o delle uova, con i quali potrai preparare gustosi tortini, crepe o pancakes, aggiungendo carboidrati complessi come pane, avena, farro, cereali integrali e grassi sani come frutta secca e semi. A cena proteine magre (pollo, tacchino, pesce, legumi o proteine vegetali), una giusta dose di carboidrati complessi come pane, pasta, riso, farro possibilmente integrali, un buon piatto di verdure e l’aggiunta di olio extravergine di oliva. E per gli spuntini qualcosa di leggero ma nutriente, come una porzione di frutta da abbinare a proteine e/o grassi sani come: parmigiano, frutta secca, yogurt» conclude l’esperta.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Gelato artigianale, industriale o home made: istruzioni per l’uso sembra essere il primo su iO Donna.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 431

Trending Articles