E alla terza serata di Sanremo 2025 le chiome scoprono lunghezze estreme. Ben oltre le spalle, scolpite da onde d’altri tempi, vere protagoniste. Sfoggiate anche dalle tre “Charlie’s Angels” della serata, Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa.
Sanremo 2025, chiome lunghe e ondulate in stile Rapunzel all’Ariston
Lunghe, anzi no: lunghissime. Per la terza serata del Festival, i capelli diventano XXL, in perfetto stile Rapunzel. Da Miriam Leone a Elettra Lamborghini passando per Noemi, le chiome sono parecchi centimetri sotto le spalle. Sciolte e al vento, quasi davvero come quelle delle principesse.
Come quella di Miriam Leone. La conduttrice di Sanremo, famosa per la sua ormai iconica chioma ramata, ha scelto un hair look molto semplice: riga centrale e morbide onde da metà lunghezza.
Onde che donano movimento anche alla lunghissima chioma di Sarah Toscano e che sceglie uno stile rétro in perfetto stile anni Sessanta: «L’hair look di Sarah è un ritorno alle icone degli anni ’60, rivisitato in chiave moderna. Abbiamo realizzato morbide onde che divengono un prolungamento dello stesso gioco di geometrie dell’abito. La frangia e le beach waves richiamano l’eleganza rétro degli anni ’60 e la bellezza della dolce vita, mantenendo però un tocco fresco e sbarazzino che conferisce al look un’aria sofisticata e senza tempo», afferma Davide Giannone, hairstylist per ghd che si è occupato nello stile della cantante. Onde scolpite anche per Noemi, che incorniciano il viso disegnando un movimento perfetto.
La pettinatura “a schiaffo”
Non ha un nome molto lusinghiero, eppure la pettinatura “a schiaffo” è tra le più classiche, in perfetto stile Vecchia Hollywood.Tra le prime a proporla, infatti, fu Rita Hayworth che era solita pettinare la sua iconica chioma rossa su un lato. Un’ispirazione che è piaciuta sia a Elettra Lamborghini che a Katia Follesa.
Sanremo 2025, i beauty look dells terza serata: Katia Follesa, Miriam Leone, Elettra Lamborghini (Getty Images)
Le due co-conduttrici hanno infatti pettinato i lunghi capelli, cioccolato la prima e biondo vaniglia la seconda, realizzandola in due stili differenti: una versione più morbida e contemporanea per Elettra Lamborghini, leggermente wet e con onde destrutturate e ampie sulle lunghezze. Più old style l’interpretazione di Katia Follesa, con ciuffo a metà fronte e profonda riga laterale. Due interpretazioni di un grande classico.
La bellezza “normale” di Katia Follesa
La presenza di Katia Follesa racconta di più. Non solo perché aveva già dichiarato che il suo compito sarebbe stato di far ridere, ma soprattutto perché è un’icona di autoironia. E così, dopo alcune battute fatte su Carlo Conti, rivolge l’attenzione a se stessa e aulle sue braccia non proprio palestrate. Ma, proprio per questo, messe in mostra grazie a un abito bustier.
Ed è così che, in barba al body shaming e alla scelta di un abito che potrebbe essere definito poco donante, la comica ci scherza su con battute e movimenti che sottolineano volutamente la morbidezza delle braccia. Conquistando la simpatia di tutte noi, e stroncando al nascere ogni possibilità di critica. Perché l’autoironia è sempre l’arma più potente contro ogni forma di critica.
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