Quantcast
Channel: Eleonora Gionchi – iO Donna
Viewing all articles
Browse latest Browse all 403

Non una semplice lamentela o un'impressione quanto un dato di fatto. Come smettere di attirare sempre persone sbagliate?

$
0
0

Perché mi innamoro sempre della persona sbagliata? È una frase sentita moltissime volte, soprattutto da chi è single da un po’: la “capacità”, di certo non tanto positiva, di attirare persone sbagliate in amore. Ma cosa c’è di vero in questa situazione? È soltanto una percezione oppure in effetti questa “dote” è più vera che mai e ci si rifugia troppo spesso nello stesso genere di persona?

Attirare persone sbagliate: cosa c’è di vero?

«Molto spesso non si tratta solo di una percezione ma piuttosto di dinamiche profonde che ci appartengono, ma non per questo rappresentano l’unica possibilità di legame. Spesso capita di avere la sensazione di attrarre sempre le “persone sbagliate”, succede perché possono esserci dei movimenti psicologici che agiscono inconsciamente. È importante sottolineare come dietro al nostro modo di vivere le relazioni ci sia un impulso profondo, legato a dinamiche interiori» spiega la dottoressa Chiara Varano, psicologa e psicoterapeuta a orientamento cognitivo-neuropsicologico, disponibile anche su MioDottore.

In altre parole, questa impressione è spesso molto più vera di quello che si desidera. Il motivo? Avere una seconda chance. Ovvero, se si è vissuto un amore instabile, distante o non disponibile e che quindi è finito male, si ha la tendenza a ricercare la stessa situazione pensando e sperando che l’esito possa cambiare: «È un lavoro che avviene a livello inconscio, molto spesso la mente non è consapevole del fatto che stiamo rivivendo una situazione molto simile a quella precedente».

Getty Images

Cosa si nasconde dietro questo comportamento

Fascino per determinate situazioni a parte, molto spesso dietro all’attirare sempre persone sbagliate si trovano meccanismi più complessi e profondi e soprattutto un vissuto precoce che influenza il presente e il futuro. Tutto ha infatti origine durante l’infanzia: «Le prime esperienze con i genitori plasmano il nostro modo di entrare in relazione. Crescendo, tendiamo a riprodurre quegli stessi schemi nella scelta del partner, cercando persone simili o al contrario molto diverse rispetto a chi ci ha accudito» spiega l’esperta che prosegue «Le motivazioni dietro a queste scelte possono essere numerose come il bisogno inconscio di tentare, all’interno di questi nuovi legami, a riparare qualcosa che ha a che fare con il nostro passato. Ovvero scegliamo partner simili nella speranza che “questa volta possa andare diversamente” e così, invece di guarire, continuiamo a ferirci allo stesso modo».

Insomma, si ha la tendenza a pensare che “questa volta andrà diversamente” e quindi a voler “riscattare” la situazione precedente, ma non è così. Proprio perché, come spiega l’esperta, già le esperienze vissute da bambini contribuiscono a formare il proprio atteggiamento futuro, quasi a scrivere una sorta di “copione interiore” che direziona poi le scelte e le decisioni intraprese: «Questo copione è legato allo stile di attaccamento che abbiamo sviluppato con le principali figure di riferimento: sicuro, evitante, ambivalente o disorganizzato. Si tratta di modelli che abbiamo imparato molto presto, osservando come si amavano o si ferivano gli adulti attorno a noi. Questi schemi si imprimono nella memoria emotiva e, crescendo, tendiamo a ripeterli e senza rendercene conto, possiamo ritrovarci attratti da persone che risvegliano tali sensazioni familiari, anche se non necessariamente positive».

Come uscire da questo schema?

Diventare consapevoli che si sta seguendo uno schema è il primo vero passo per uscirne. Così come è importante rendersi conto che questi atteggiamenti ci hanno portato a delle ferite e a delle insicurezze che è giusto superare e andare oltre.

«Riconoscere le dinamiche relazionali che si tendono a ripetere e individuare le emozioni che scattano in quelle situazioni risulta fondamentale per spezzare questa catena. Un percorso psicoterapeutico può sicuramente aiutare a dare senso a ciò che si è vissuto, distinguere i bisogni reali da quelli appresi nel passato e imparare a scegliere partner non mossi dalle nostre ferite ma da un desiderio autentico» spiega l’esperta che però consiglia di avere pazienza in questi casi perché, dopo essersi resi conto dei limiti di un determinato atteggiamento, già non facile di per sé, è necessario scoprire i propri bisogni e limiti per costruire rapporti più valorizzanti e protetti. Fondamentale è quindi conoscersi davvero e profondamente.

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Amore: come scegliere la persona (finalmente) giusta? sembra essere il primo su iO Donna.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 403