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Channel: Eleonora Gionchi – iO Donna
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L'ormone del sonno si rivela un aiuto anti-age: stimola il collagene e attenua i radicali liberi. Così, è una nuova alleata skincare

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Tra gli ingredienti skincare di ultima generazione subentra la melatonina. Conosciuta soprattutto come “ormone del sonno”, regola infatti il ritmo sonno-veglia, è poca conosciuta per il suo utilizzo in skincare, in paricolare come alleata anti-età. Alcuni studi hanno dimostrato che tra le sue funzioni c’è anche quella di ridurre la presenza dei radicali liberi nell’organismo, alla base dello stress ossidativo dei tessuti e quindi della comparsa delle rughe. Ne parliamo con un esperto.

La melatonina nella skincare anti-age

La melatonina è un ormone endogeno, prodotto dalla ghiandola pineale del cervello. Principalmente è conosciuta per regolare il ciclo circadiano e il ritmo sonno-veglia ma ha anche altre due caratteristiche fondamentali, forse finora meno conosciute: «La melatonina è infatti un potente antiossidante, grazie alle sue proprietà neutralizza i radicali liberi e riduce lo stress ossidativo, proteggendo così la pelle dai danni ambientali e dall’invecchiamento precoce» spiega Stefano Alfano Direzione Medica Cantabria Labs Difa Cooper.

«Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che può agire come scudo per la pelle contro i danni indotti dalle radiazioni UV, riducendo l’arrossamento e migliorando la salute epidermica».

Per queste sue funzioni, l’invecchiamento cutaneo può essere rallentato anche grazie alla melatonina. Oltre a ridurre la produzione di radicali liberi nel corpo, agisce anche sulla produzione di collagene preservando la funzione mitocondriale e prevenendo così un calo di produzione. Inoltre stimola quelle di elastina e acido ialuronico, per una pelle più compatta e luminosa.

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«Grazie a queste sue proprietà antiossidanti, la melatonina sta diventando un importante ingrediente cosmetico. I recenti studi hanno evidenziato che le sue caratteristiche permettono di proteggere in maniera efficace la pelle anche dai danni causati dalle radiazioni UV. Inoltre migliora la barriera cutanea e promuove la rigenerazione cellulare».

Melatonina cutanea e melatonina in integratore: le differenze

Esistono delle differenze tra la melatonina cutanea e quella usata come integratore? Come risponde l’esperto, chimicamente è la stessa molecola, ciò che cambia è il tipo di somministrazione e l’obiettivo.

La melatonina ad uso cosmetico topico, «ha una formulazione che viene assorbita dalla pelle e agisce localmente per proteggere la salute cutanea. Nello specifico, la ricerca Cantabria Labs Difa Cooper ha messo a punto Melatosphere®, un innovativo sistema che usa la melatonina in ambito dermatologico. Si tratta di una specifica miscela di oli capaci di inglobare e veicolare la melatonina a livello cutaneo, oltre a potenziare l’azione antiaging dell’ormone stesso svolgendo un’azione antiossidante aggiuntiva».

La versione topica ha delle controindicazioni?

Esistono delle controindicazioni? «La melatonina topica è generalmente considerata sicura, ma ci sono alcune precauzioni da tenere in considerazione. Ad esempio alcune persone potrebbero sviluppare reazioni allergiche alla melatonina mentre in caso di gravidanza o condizioni cutanee particolari bisogna sempre consultare un dermatologo prima di cominciare il trattamento. In generale comunque la melatonina topica è adatta a diverse categorie di persone grazie alle sue proprietà».

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