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Channel: Eleonora Gionchi – iO Donna
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Massaggi, bende, fanghi, alimentazione, integratori: tutto quello che c'è da sapere per iniziare una remise en forme ben organizzata

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Non è mai troppo presto per prendersi cura della cellulite. Serve sinergia: creme e prodotti specifici, massaggi, bendaggi e una corretta alimentazione. Causata da un’alterazione del microcircolo con accumulo dei liquidi nei tessuti cutanei, la cellulite ha tre gradi di aspetto: edematosa, fibrosa e sclerotica. I rimedi, naturalmente, vanno calibrati, ma tutti agiscono sulla circolazione sanguigna e linfatica e stimolando il metabolismo cellulare.

Cellulite, i massaggi più adatti da fare ora

«Il massaggio può contribuire a sciogliere i depositi di grasso, favorire il microcircolo e l’ossigenazione del tessuto e a migliorare l’elasticità e la compattezza della pelle. Agisce infatti stimolando le circolazioni sanguigna e linfatica, riducendo la ritenzione idrica e stimolando in generale il metabolismo cellulare» spiega Angela Noviello, direttrice della divisione di estetica funzionale di Milano Estetica.

I più adatti sono principalmente tre: «Il più classico massaggio anti cellulite è quello linfodrenante. Si tratta di una tecnica di massaggio manuale che ha lo scopo di stimolare il drenaggio dei liquidi in eccesso e migliorare la circolazione linfatica del corpo. Questa tipologia di massaggio è particolarmente utile per ridurre il gonfiore e la ritenzione idrica, oltre a favorire la disintossicazione dei tessuti».

Eseguito principalmente con il palmo delle mani e le dita, si effettuano pressioni delicate senza mai causare dolore, i movimenti sono lenti, leggeri e ritmati e seguono il percorso dei vasi linfatici». Della durata dai 30 ai 90 minuti, questo tipo di massaggio riduce il gonfiore, migliora le circolazioni e scioglie le tensioni ed è indicato anche per le donne in gravidanza.

Il massaggio connettivale

In alternativa c’è il massaggio connettivale «che agisce principalmente sul tessuto connettivo, in particolare sul derma che è lo strato intermedio della pelle. Questa tecnica è stata sviluppata per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, il sistema immunitario, rilassare i muscoli e alleviare tensioni e dolori; inoltre aiuta a ridurre il volume dei noduli adiposi, a migliorare la postura a favore di una migliore». Anche in questo caso i movimenti sono lenti e profondi ma eseguiti non solo con le mani anche con avambracci e gomiti, così da lavorare in profondità e le sessioni durano al massimo 60 minuti.

Instagram/@izabelgoulart

Il massaggio vacuum anti cellulite

Il terzo tipo di massaggio adatto è quello vaccum. Eseguito con delle ventose, di vetro, silicone o plastica, alla base c’è il principio della suzione, ideale per stimolare la circolazione, il drenaggio e il rilassamento muscolare.

«Diventato celebre negli ultimi anni, le ventose sono applicate su specifiche aree del corpo e creano una pressione negativa che solleva la pelle e il tessuto sottostante. Possono essere utilizzate in modo statico, lasciando la ventosa in posizione per un certo tempo, o dinamico cioè muovendole lungo il corpo. I benefici del massaggio vacuum, le cui sedute durano dai 30 ai 60 minuti, includono un miglioramento della tonicità della pelle, una maggiore elasticità dei tessuti, la riduzione della cellulite e un generale senso di benessere. Inoltre, la suzione esercitata dalle ventose può contribuire a ridurre il dolore muscolare e a migliorare la mobilità. Il massaggio vacuum è indicato per le persone che desiderano migliorare l’aspetto della pelle, ridurre la cellulite o alleviare tensioni muscolari» spiega l’esperta

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Fanghi, a cosa servono e come agiscono?

Altrettanto validi anche i trattamenti con fanghi e bendaggi, che agiscono migliorando l’aspetto della cellulite ma anche più in generale della pelle. I fanghi sono a base di argilla, alghe o altri ingredienti naturali e stesi con l’obiettivo di ridurre la ritenzione, migliorare l’elasticità e la circolazione.

Quelli termali sono ricchi di sodio, calcio e magnesio e provengono dalle sorgenti, mentre quelli d’argilla aiutano ad assorbire le tossine, a purificare e hanno un’azione detox. Oltre ai minerali, nei fanghi a base di alghe sono presenti anche vitamine che stimolano il metabolismo cellulare.

«Prima di applicare i fanghi, è consigliabile esfoliare la pelle per rimuovere le cellule morte e prepararla all’assorbimento dei principi attivi. I fanghi vanno applicati in uno strato spesso su aree specifiche del corpo come cosce, fianchi e glutei. Devono rimanere in posa per un periodo che varia generalmente dai 20 ai 40 minuti, a seconda delle indicazioni del singolo prodotto; poi si sciacquano con acqua tiepida. È possibile utilizzare una spugna o un guanto per facilitare la rimozione».

Ogni quanto? «I trattamenti con fanghi possono essere effettuati una volta alla settimana o secondo le indicazioni di un professionista» spiega l’esperta.

…E i bendaggi?

Anche questi trattamenti migliorano l’aspetto della cellulite e possono essere abbinati ad altri così da potenziare i risultati. I benefici sono i medesimi dei fanghi e anche in questo caso prima di applicare è sempre meglio esfoliare la pelle.

«I bendaggi, che possono essere strisce di tessuto o pellicole elastiche impregnate di principi attivi, sono avvolti attorno alle aree del corpo interessate, come cosce, fianchi e glutei, e lasciati in posa per un periodo che varia generalmente da 30 a 60 minuti, a seconda del tipo di bendaggio e delle indicazioni del professionista. È possibile applicare una crema idratante per massimizzare i risultati. I trattamenti con bendaggi possono essere effettuati una volta alla settimana o secondo le indicazioni di un professionista».

Ne esistono diverse tipologie, tra cui quelli a freddo e caldo: «i primi sono a base di mentolo o alghe mentre i secondi di argilla, fanghi e oli essenziali. Oppure possono essere specifici, ovvero contenere ingredienti come caffeina, estratti di pianti o oli essenziali che riattivano la circolazione e detossinano».

Alimentazione e cellulite, via i cibi ultraprocessati sì alle carni bianche

Non solo massaggi, fanghi e bendaggi, anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’attenuare la cellulite. Da dove partire? «Per contrastare e ridurre la cellulite può essere utile ridurre l’introito calorico, evitare l’assunzione di cibi ultraprocessati, confezionati, ricchi di grassi, sale e condimenti. È essenziale un consumo regolare di verdure, almeno 5 porzioni al giorno, tra cui cipolle, finocchi e cicoria che hanno proprietà drenanti» spiega la dott.ssa Annalaura Magnani consulente nutrizionista a San Pier Damiano Hospital, farmacista e divulgatrice scientifica.

«Due sono invece le dosi consigliate di frutta, prediligendo quella a basso indice glicemico e ricca di antiossidanti antociani, perché vanno a ricostruire e dare più forza ai capillari e al circolo venoso che a causa del pannicolo fanno fatica a ossigenarsi. In particolare, sono consigliati i mirtilli, che hanno un elevato valore Orac, indice che misura la capacità di un antiossidante di inibire la formazione dei radicali liberi».

«Via libera alle proteine nobili contenute in carni bianche e pesce bianco o azzurro, ricco di omega 3, a cereali integrali che danno un grande apporto di fibra. Una delle cause della cellulite è infatti la stipsi cronicizzata. Prediligiamo metodi di cottura naturali, come al vapore o grigliata, con poco sale e condimenti: via libera ai grassi mono e polinsaturi e limitiamo i grassi saturi. Per insaporire, possiamo ricorrere a spezie ed erbe aromatiche. Attenzione all’avocado che fa molto bene ma è considerato un grasso».

Integratori, sì o no?

Quanto aiutano gli integratori? In generale, gli integratori più utili sono quelli a base «di centella che migliora il microcircolo, di bromelina con proprietà antiflogistica e antigonfiore, più tè e caffe verde, tè mate e il guaranà che stimolano il supporto metabolico».

Inoltre, «danno ottimi risultati l’assunzione di tinture madre di Betulla Alba, pilosella e tarassaco in quantità di 30 gocce di ogni mattino, mezzogiorno e sera, oppure dei preparati a base di ortosifon, gramigna, equiseto, estratto secco di rosmarino. Il tè tuocha ha proprietà incredibili per regolazione del colesterolo cattivo, è drenante, e, all’interno di una dieta equilibrata, può aiutare moltissimo a ridurre edema e gonfiore».

Infine, «è fondamentale una corretta integrazione di potassio che fra i tanti effetti positivi aiuta a regolare l’equilibrio dei fluidi all’interno e all’esterno delle cellule e contribuisce a mantenere normali livelli di pressione arteriosa contrastando gli effetti negativi del sodio, che si vedono anche sul fattore cellulite» conclude l’esperta.

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